monicavicentini
Immagine: Noelle S.
Oszvald by ImaginaRacconti brevi e "ovvietà" per esprimere piccoli piaceri, sfogare grandi rabbie, manifestare delusioni e inventare bugie.
lunedì 25 novembre 2013
Recinta
C'è un insulto, un
affronto, un eccesso, un attacco, uno dei troppi e ti chiudi nel cerchio: il
tuo
Percossa, per-cosa ?
C'è uno ceffone,
improvviso, che ricevi.
C'è un schiaffo, inatteso, che subisci.
C'è una sberla, impensata, che sopporti.
C'è la voglia. Ti controlli. Molto passa...
C'è un schiaffo, inatteso, che subisci.
C'è una sberla, impensata, che sopporti.
C'è la voglia. Ti controlli. Molto passa...
monicavicentini
Immagine: Illustrazione
di Signe Vilstrup by Appunti di viaggioPenne e Piume
Derubata resti lì,
spennata.
Raggirata indugi, spiumata.
Circuita attendi, illusa.
Plagiata rimandi, sperando
Raggirata indugi, spiumata.
Circuita attendi, illusa.
Plagiata rimandi, sperando
monicavicentini
Immagine: by free your
mindSequenza
Ti imbocco.
Ti ingozzo.
Ti imbecco: sei sazio !
e voli via
Ti ingozzo.
Ti imbecco: sei sazio !
e voli via
monicavicentini
Paul Croes by Paul Croes - Behind eyes -
Animal Photography in studioEspellere
Essi, troppi, espellono
infiniti giudizi.
Voi, molti, espellete ampie teorie.
Noi, parecchi, espelliamo tante opinioni.
Egli, da solo, espelle grandi concetti.
Tu, per te, espelli un'unica idea.
Io espello quel che mi va !
Voi, molti, espellete ampie teorie.
Noi, parecchi, espelliamo tante opinioni.
Egli, da solo, espelle grandi concetti.
Tu, per te, espelli un'unica idea.
Io espello quel che mi va !
monicavicentini
Immagine: by LIBERO
PENSATORESelva Bianca
C’è una foresta bianca,
silenziosa e incantata.
Non echeggiano voci di chi inventa bugie.
E’ il boschetto, segreto, dove chi passeggia non chiede né sentenzia.
E’ una fiaba, ma è solo per gli adulti che sognano ancora
Fonte: http://minimalexposition.blogspot.it/2011/10/tom-price-meltdown.html
Non echeggiano voci di chi inventa bugie.
E’ il boschetto, segreto, dove chi passeggia non chiede né sentenzia.
E’ una fiaba, ma è solo per gli adulti che sognano ancora
monicavicentini
Artista: Tom Price: meltdown - from the current
show at industry, washington dc - installation - cherry trees: polypropylene
pipe, nylon cable tiesFonte: http://minimalexposition.blogspot.it/2011/10/tom-price-meltdown.html
Petardi & Affini
"Vedo già
luminarie natalizie e vorrei non sentire esplosioni di botti.
Per favore, passiamo la voce. Grazie !"
Spero che, proprio i bambini, possano addestrare gli adulti a riflettere.
Birba è morta, a causa delle crisi epilettiche, e tutto è iniziato con gli odiosi petardi !
Era il quindici dicembre duemiladodici, in Via Tobagi a Casette di Legnago.
Tanti botti lanciati nella strada, durante una serata maledetta per me.
Io, che ero con lei tutti i giorni ad ogni ora.
Io, che quella sera non potevo portarla con me.
Io, che l'ho lasciata nel suo territorio sicuro, il giardino, a correre serena e tranquilla.
Colpa mia o di chi ha infranto il silenzio con ripetuti fragori, assordanti anche per chi era chiuso dentro in casa propria ?!
Da allora Lei non è più stata la stessa. Le bastava un rumore per allertarsi impaurita.
Nulla è servito, né farmaci o cure, né l'infinito amore di chi è sempre rimasto con Lei.
Immagine: monicavicentini
Per favore, passiamo la voce. Grazie !"
Credo che solo
l'insistente tamtam della parola, possa raggiungere chi lancia petardi, razzi o
che altro.
Penso ai ragazzini che,
sognandosi grandi, sparano i piccoli botti. Sono ignari che lo svago è un vero
dramma per gli amici, fedeli a quattro zampe.Spero che, proprio i bambini, possano addestrare gli adulti a riflettere.
Birba è morta, a causa delle crisi epilettiche, e tutto è iniziato con gli odiosi petardi !
Era il quindici dicembre duemiladodici, in Via Tobagi a Casette di Legnago.
Tanti botti lanciati nella strada, durante una serata maledetta per me.
Io, che ero con lei tutti i giorni ad ogni ora.
Io, che quella sera non potevo portarla con me.
Io, che l'ho lasciata nel suo territorio sicuro, il giardino, a correre serena e tranquilla.
Colpa mia o di chi ha infranto il silenzio con ripetuti fragori, assordanti anche per chi era chiuso dentro in casa propria ?!
Da allora Lei non è più stata la stessa. Le bastava un rumore per allertarsi impaurita.
Nulla è servito, né farmaci o cure, né l'infinito amore di chi è sempre rimasto con Lei.
"Vedo già
luminarie natalizie e vorrei non sentire esplosioni di botti.
Per favore, passiamo la
voce. Grazie !"
Nella fotografia:
Birba
monicavicentiniImmagine: monicavicentini
Doveroso precisare che
le cause dell'epilessia sono varie.
Ho trovato conforto da
persone e dal confronto, con loro, sono emerse molte analogie riconducibili ai
"Petardi & Affini".
A sostegno di quanto
vissuto cito un link, tra i tanti:
Tratto dall'articolo:
"Lo stress può essere un
fattore favorente ma non è mai la causa dell’epilessia. E’ abbastanza tipico
che le convulsioni possano insorgere quindi dopo un temporale, dei fuochi
d’artificio o durante il periodo del calore, oppure in seguito a fatti
particolarmente stressanti per l’animale.
Terapia: L’epilessia va
controllata farmacologicamente, solo quando le crisi convulsive sono gravi,
generalizzate e frequenti. Perché la terapia abbia successo si deve avere un
proprietario collaborativo e affidabile e consapevole che l’epilessia è una malattia
che può essere tenuta sotto controllo, ma è una condizione incurabile. Scopo
della terapia è ridurre l’intensità e la frequenza degli attacchi, cercando di
non interferire con la vita del paziente, anzi con il fine di normalizzarla il
più possibile."
Illusionista
Scelgo la scena, poi
sfondo il fondale sparendo tra quinte di un palco infinito.
Recito a soggetto la storia che invento, scherzando da dietro lo schermo che imbroglia, illude e inganna
Recito a soggetto la storia che invento, scherzando da dietro lo schermo che imbroglia, illude e inganna
monicavicentini
Immagine: Il mondo
surreale di Logan Zillmer by ImaginaSonata (fedele)
Una tenue foschia
sbiadiva la sagoma della piazza e la vibrazione echeggiava tra le facciate
fredde.
Nessun curioso appariva dalla umida nebbia.
Con arpeggi sapienti, un musicista suonava per il pubblico, assente.
Poi si accorse: alle spalle qualcuno ascoltava, aspettando incantato e paziente.
L'ovazione dello sguardo canino fu un applauso fragoroso, rimbombante nello slargo affollato di loro.
Nessun curioso appariva dalla umida nebbia.
Con arpeggi sapienti, un musicista suonava per il pubblico, assente.
Poi si accorse: alle spalle qualcuno ascoltava, aspettando incantato e paziente.
L'ovazione dello sguardo canino fu un applauso fragoroso, rimbombante nello slargo affollato di loro.
monicavicentini
Immagine: El Músico di
Galería fotográfica del AVG su FlickrOre venti
La giornata, grigia,
preannunciava l'arrivo di un autunno in ritardo.
Infreddolita ,lei, sistemava l'armadio. Appeso, tra i capi invernali, sbucò fuori il vestito estivo color nebbia, quello che, tanti anni prima, indossò una sola volta.
Lo provò. Era perfetto come allora: quella sera, quella cena.
E decise di sfidarsi, agghindandosi con quella mise di altri tempi ora fuori stagione.
Si chinò per cercare, sotto al letto, gli accessori necessari, ben riposti tra i ricordi più preziosi nella scatola scura col lucchetto.
Poco tempo le restava per l'incontro delle venti: questa sera, questa cena
Infreddolita ,lei, sistemava l'armadio. Appeso, tra i capi invernali, sbucò fuori il vestito estivo color nebbia, quello che, tanti anni prima, indossò una sola volta.
Lo provò. Era perfetto come allora: quella sera, quella cena.
E decise di sfidarsi, agghindandosi con quella mise di altri tempi ora fuori stagione.
Si chinò per cercare, sotto al letto, gli accessori necessari, ben riposti tra i ricordi più preziosi nella scatola scura col lucchetto.
Poco tempo le restava per l'incontro delle venti: questa sera, questa cena
monicavicentini
Immagine: © Marina De
Angelis by MonocromaticaPasseggiata nel bosco
Radicano sogni, nella
foresta ancora triste dalla mia fantasia,
attecchiscono incubi, nella boscaglia confusa da tanti miraggi,
sfioriscono illusioni, nella radura concreta della realtà.
Protette da nubi gemmano le speranze, invisibili ai molti
attecchiscono incubi, nella boscaglia confusa da tanti miraggi,
sfioriscono illusioni, nella radura concreta della realtà.
Protette da nubi gemmano le speranze, invisibili ai molti
monicavicentini
Immagine: by Eclectic
ConglomerateGiocando: C'era una volta l'uomo di cristallo...
(improvvisazione)
...con occhi di ghiaccio e corpo tagliente.
Viveva tra alte vette sempre innevate e sciava sicuro su discese glaciali.
Quel giorno sfidò lo sconosciuto con gli occhiali a specchio e il berretto bianco.
Perse e scoprì che il vincitore non era uomo ma donna.
Allora il suo cuore, pulsando veloce, si infranse in tante schegge affilate, liberandolo dal cristallo che era e trasformandolo in persona di rossa passione.
...con occhi di ghiaccio e corpo tagliente.
Viveva tra alte vette sempre innevate e sciava sicuro su discese glaciali.
Quel giorno sfidò lo sconosciuto con gli occhiali a specchio e il berretto bianco.
Perse e scoprì che il vincitore non era uomo ma donna.
Allora il suo cuore, pulsando veloce, si infranse in tante schegge affilate, liberandolo dal cristallo che era e trasformandolo in persona di rossa passione.
monicavicentini
Immagine: dal webBucato
Quel candeggio lasciò
tracce, indelebili, di una smania destinata a non sbiadire.
monicavicentini
Immagine: by free your mindAbbinamento (Abbino e Mento)
Sorrido restando
insieme a te.
Sognando ti stringo, felice, al mio fianco.
Serena, al risveglio, ti trovo vicino.
Sveglia mi accorgo: ti ho rubato il sorriso
monicavicentini
Immagine: by Art, Ctrl, Del
Sognando ti stringo, felice, al mio fianco.
Serena, al risveglio, ti trovo vicino.
Sveglia mi accorgo: ti ho rubato il sorriso
monicavicentini
Immagine: by Art, Ctrl, Del
In piedi fiero
La casa, con quattro
facciate dipinte di nero è lontana dal paese e vicino alla baia.
Ha sei finestre, infissi bianchi e vetri scuri. Le fitte inferriate, candide, rischiarano le pareti di legno marino esposte a intemperie e bel tempo.
L'ingresso affaccia verso l'oceano, a sud, e una pergola sbiadita protegge l'unica porta, scura.
Tra le distese di terreno, incolto, si nota dal lontano villaggio dei pescatori e avvista da chi, al largo, lavora tirando in barca le reti.
La proprietà non è recintata, i confini sono marcati dai campi coltivati a ridosso.
La cassetta della posta, rossa, è fissata vicina alla soglia di entrata. C'è scritto: "Libero I."
Qualcuno una volta l'ha visto. Un uomo, vestito di bianco con cappello a bombetta e occhiali scuri, che coprivano buona parte del volto, pallido.
Aggiustava il graticcio in una giornata di sole, calda.
Dal peschereccio videro il suo cenno di mano, ampio, lento e lo salutarono, con un suono breve della sirena di bordo.
Era il nove novembre. Nessuno da allora l'ha più visto.
All'imbrunire le luci nella casa si accendono e, talvolta, si sente un profumo di arrosto. I venti spirano, invisibili, ma il fumo esce dal camino sul colmo del tetto. Quel tetto.
C'è chi crede che tra due giorni esca e saluti, come l'anno scorso.
Molti in paese lo aspettano, guardando fuori dalle proprie finestre.
Tanti hanno già preparato anche i dolci per Libero, tutte spumiglie bianche.
Titolo: Standing proud (trad. letterale: In piedi fiero)
Dimensioni: 28inx22in
Fonte: http://www.andreapadovani.com/gallery/2012_13_paintings/q04082822s
Ha sei finestre, infissi bianchi e vetri scuri. Le fitte inferriate, candide, rischiarano le pareti di legno marino esposte a intemperie e bel tempo.
L'ingresso affaccia verso l'oceano, a sud, e una pergola sbiadita protegge l'unica porta, scura.
Tra le distese di terreno, incolto, si nota dal lontano villaggio dei pescatori e avvista da chi, al largo, lavora tirando in barca le reti.
La proprietà non è recintata, i confini sono marcati dai campi coltivati a ridosso.
La cassetta della posta, rossa, è fissata vicina alla soglia di entrata. C'è scritto: "Libero I."
Qualcuno una volta l'ha visto. Un uomo, vestito di bianco con cappello a bombetta e occhiali scuri, che coprivano buona parte del volto, pallido.
Aggiustava il graticcio in una giornata di sole, calda.
Dal peschereccio videro il suo cenno di mano, ampio, lento e lo salutarono, con un suono breve della sirena di bordo.
Era il nove novembre. Nessuno da allora l'ha più visto.
All'imbrunire le luci nella casa si accendono e, talvolta, si sente un profumo di arrosto. I venti spirano, invisibili, ma il fumo esce dal camino sul colmo del tetto. Quel tetto.
C'è chi crede che tra due giorni esca e saluti, come l'anno scorso.
Molti in paese lo aspettano, guardando fuori dalle proprie finestre.
Tanti hanno già preparato anche i dolci per Libero, tutte spumiglie bianche.
monicavicentini
Artista: Andrea
PadovaniTitolo: Standing proud (trad. letterale: In piedi fiero)
Dimensioni: 28inx22in
Fonte: http://www.andreapadovani.com/gallery/2012_13_paintings/q04082822s
PerCorso
C'è quella strada che
percorri, ammaliato.
C'è un tragitto che perlustri, curioso.
C'è la meta che raggiungi, appagato.
e poi c'è quel sentiero che adocchi per caso, con un passaggio che scorgi a fatica e la mulattiera sulla quale non puoi più girarti !
Vivo vai avanti, atterrito
C'è un tragitto che perlustri, curioso.
C'è la meta che raggiungi, appagato.
e poi c'è quel sentiero che adocchi per caso, con un passaggio che scorgi a fatica e la mulattiera sulla quale non puoi più girarti !
Vivo vai avanti, atterrito
monicavicentini
Immagine: At Connaught Hotel, designed by Tom
Stuart Smith (Art & Landscape Design)Presenze sempre viventi
Assolti da colpe,
liberi da assilli,
con amore vitale nei cuori fermi,
forse
osservano da un loro dove sorridendo,
sereni.
Viventi, sempre e comunque, non solo nei sogni !
liberi da assilli,
con amore vitale nei cuori fermi,
forse
osservano da un loro dove sorridendo,
sereni.
Viventi, sempre e comunque, non solo nei sogni !
monicavicentini
Immagine: monicavicentiniDue Novembre
Troppi defunti dimenticati,
dentro alloggi freddi addobbati solo in giorni solenni.
Scomparsi,
alla vista dei molti.
Scordati,
in angoli ciechi di un tempo che vede solo davanti.
Spariti,
dietro alle spalle di chi preferisce non voltarsi e poi scorda di farlo davvero.
Svaniti,
tra memorie lontane.
Dissolti,
in ricordi distanti.
Deceduti, estinti, trapassati e
sepolti fuori dalla mente di tanti: Morti !
monicavicentini
Immagine: dal webPrimo Novembre Duemilatredici
Elegante, distinto, con
cravatta e cappello. Ti ricordo così !
Il tuo volto è offuscato tra i miei ricordi di infanzia.
Arrivavi, a sorpresa, con un vassoio di paste e la domenica diventava una giornata speciale.
Scherzando, tra pollice e indice stringevi, fortissimo, alluci ignari alle persone che amavi.
Giocavi e poi ridevi, con i tuoi occhi vispi, sul viso di giovane nonno mancato troppo presto.
Anni difficili. Poi quel giorno. La telefonata. Uno squillo. Le poche parole e le lacrime, tante.
Era il primo novembre, di quarant'anni fa...
Data: settembre 1965
Il tuo volto è offuscato tra i miei ricordi di infanzia.
Arrivavi, a sorpresa, con un vassoio di paste e la domenica diventava una giornata speciale.
Scherzando, tra pollice e indice stringevi, fortissimo, alluci ignari alle persone che amavi.
Giocavi e poi ridevi, con i tuoi occhi vispi, sul viso di giovane nonno mancato troppo presto.
Anni difficili. Poi quel giorno. La telefonata. Uno squillo. Le poche parole e le lacrime, tante.
Era il primo novembre, di quarant'anni fa...
monicavicentini
Immagine: con Gino e MonicaData: settembre 1965
Il tempo di "avere"
Aveva idee con tante
tinte.
Ha sogni multicolori.
Avrà sconfitte variegate con successi variopinti !
Ha sogni multicolori.
Avrà sconfitte variegate con successi variopinti !
monicavicentini
Immagine: by LibreriamoMiraMare ?
Tanti sogni
all'ormeggio pronti a salpare per la mia meta, segreta.
monicavicentini
Immagine: Q.Buchholz by
ImaginaStagionalità
Sei passato. Senza
entrare sei dentro di me; sempre.
Il tuo profumo mi ossessiona, il tuo sapore mi assilla, la tua assenza mi tormenta; continuamente.
Sei il mio passato; senza un nostro futuro.
Il tuo profumo mi ossessiona, il tuo sapore mi assilla, la tua assenza mi tormenta; continuamente.
Sei il mio passato; senza un nostro futuro.
monicavicentini
Immagine: by Il piacere
di pensareAllusioni e Illusioni
Degusto l'amaro sapore,
nel profumo di un sereno piacere.
Prometto: l'amarezza diverrà trasparente.
Solo pochi sapranno vederla...
Prometto: l'amarezza diverrà trasparente.
Solo pochi sapranno vederla...
monicavicentini
Immagine: by Art, Ctrl,
DelSpasmo
C'è una nausea,
improvvisa, che toglie il respiro. E' una fitta profonda.
Il dolore affiora tra le onde di un tempo che non placa la tormenta.
Il dolore affiora tra le onde di un tempo che non placa la tormenta.
monicavicentini
Immagine: dal webOrme
Le tue tracce non
spariranno, cancellate dal soffio del tempo che scorre.
Resteranno marcate, per sempre, le impronte della tua vita nella mia.
Resteranno marcate, per sempre, le impronte della tua vita nella mia.
monicavicentini
Immagine: by Wind Virtual UniversitySette giorni...
Vorrei trovare un modo per dirti quanto mi
manchi, ma so che non esiste.
Il dolore dovrà emigrare e sarà il tempo, lo so, a far riaffiorare tutti momenti sereni che ora sono offuscati dagli ultimi ricordi strazianti.
Rimarranno con me, per sempre, tutti gli istanti che, in meno di cinque anni, abbiamo vissuto insieme. Sono tutti quelli della tua vita: troppo breve.
C'è il desiderio, reale, di frugare tra tanti ricordi felici con la promessa di farlo sorridendo.
Sei stata speciale. Tutti lo sanno.
... sei stata...
Ciao
Immagine: monicavicentini
Il dolore dovrà emigrare e sarà il tempo, lo so, a far riaffiorare tutti momenti sereni che ora sono offuscati dagli ultimi ricordi strazianti.
Rimarranno con me, per sempre, tutti gli istanti che, in meno di cinque anni, abbiamo vissuto insieme. Sono tutti quelli della tua vita: troppo breve.
C'è il desiderio, reale, di frugare tra tanti ricordi felici con la promessa di farlo sorridendo.
Sei stata speciale. Tutti lo sanno.
... sei stata...
Ciao
Soggetto: Birba - la Belva Furiosa
monicavicentiniImmagine: monicavicentini
Scusate, mi spiace
C'è una richiesta di
aiuto che urli, a squarciagola, e in tanti sono pronti a soccorrerti, provando
a fare qualcosa per te.
Poi c'è un grido diverso, calmo, ovattato da parole attente e mirate. Tenendo quasi tutti a distanza, purtroppo, così spaventi gli affetti vicini.
Spiacente...
Potrei vendere lacrime e singhiozzi, ne produco a ciclo continuo: sarei ricca !
Provo a regalare la mia tristezza, tentando di farla emigrare, restando quella che sono.
Poi c'è un grido diverso, calmo, ovattato da parole attente e mirate. Tenendo quasi tutti a distanza, purtroppo, così spaventi gli affetti vicini.
Spiacente...
Potrei vendere lacrime e singhiozzi, ne produco a ciclo continuo: sarei ricca !
Provo a regalare la mia tristezza, tentando di farla emigrare, restando quella che sono.
monicavicentini
Immagine: dal webColma
Ho sigillato ricordi,
pensieri, illusioni e memorie nel mio cuore.
Ho finito lo spazio, il resto sta fuori.
Ho finito lo spazio, il resto sta fuori.
monicavicentini
Immagine: by Art of Life IIErrante
Randagia mi aggiro nei
felici ricordi passati. Ora dormono, nel loro futuro sonno perenne.
monicavicentini
Immagine: © Oleg
Oprisco - by TrazoAssassina
Senza fretta hai
colpito, in silenzio, chi non vedeva e si fidava di te.
E' legale, non rischi galera.
Rimorso e rimpianto saranno la pena perenne, scontata all'aperto e davanti a tutti.
E' legale, non rischi galera.
Rimorso e rimpianto saranno la pena perenne, scontata all'aperto e davanti a tutti.
monicavicentini
Immagine: by M.f
gallerySette Ottobre Duemilatredici
Abbattuta dagli eventi
mortali abbandono ogni volo. Mi fermo, lì.
Atterrata da una tristezza interiore che, invadendomi, si insedia lacerandomi piano, da dentro.
Rassegnata a bruciare come fascina secca attendo, spenta, i fuochi rivali e vicini.
La linfa vitate se n'è andata, lasciandomi come cava svuotata.
Sguarnita resto esposta, in piena vista, nuda.
Vulnerabile preda indifesa e allettante bottino, allestito, per i dilanianti saccheggi dei Tanti.
Non mi importa, aggredite con i Vostri giudizi e sbranate, parlando
Atterrata da una tristezza interiore che, invadendomi, si insedia lacerandomi piano, da dentro.
Rassegnata a bruciare come fascina secca attendo, spenta, i fuochi rivali e vicini.
La linfa vitate se n'è andata, lasciandomi come cava svuotata.
Sguarnita resto esposta, in piena vista, nuda.
Vulnerabile preda indifesa e allettante bottino, allestito, per i dilanianti saccheggi dei Tanti.
Non mi importa, aggredite con i Vostri giudizi e sbranate, parlando
monicavicentini
Immagine: Living art by artist Jeffro Uitto by
InspirationfeedEutanasia animale
La
sola parola mi svuota, dentro.
Chi mi conosce realmente, forse, intuirà ciò che provo, gli altri apprenderanno, semplicemente, una parte di quello che sono davvero.
Ho imparato lezioni di vita esclusive da chi ha saputo, con fedeltà assoluta, insegnare senza ammaestrarmi.
La parte migliore di me se n'è andata, non c'è più: arrivederci Birba
Chi mi conosce realmente, forse, intuirà ciò che provo, gli altri apprenderanno, semplicemente, una parte di quello che sono davvero.
Ho imparato lezioni di vita esclusive da chi ha saputo, con fedeltà assoluta, insegnare senza ammaestrarmi.
La parte migliore di me se n'è andata, non c'è più: arrivederci Birba
monicavicentini
Immagine:
monicavicentiniCincin
Vedo troppe persone
spacciare dolore, malattie, stenti e sofferenze, approfittando realmente di
chi, ogni giorno, vive davvero le storie di strazio.
I conati talvolta salgono anche ascoltando chi, purtroppo, conosco bene.
Alla tristezza di scoprire chi gonfia i racconti, si affianca la stizza di restare in silenzio, per non umiliare chi si prende gioco anche di me.
Un brindisi a loro !
A testa in giù
I conati talvolta salgono anche ascoltando chi, purtroppo, conosco bene.
Alla tristezza di scoprire chi gonfia i racconti, si affianca la stizza di restare in silenzio, per non umiliare chi si prende gioco anche di me.
Un brindisi a loro !
A testa in giù
monicavicentini
Immagine: Manon Wethly - by Art &
Photography
Anniversari
C'era caldo quel
giorno. Tanto. Troppo, ma era bello sentirlo sulla pelle.
...
"Il vestito sottile ti pesa sul corpo, dimagrito oltremodo negli ultimi mesi.
Sei felice, ma calata di peso.
Senza accorgerti, il bocciolo che eri è sbocciato e, al gran giorno, arrivi quasi appassita.
Lui ti aspetta giù dallo scalone.
E' rigido, teso, tirato, tu speri che resti duro e dritto per tanti anni.
Disdetta: hai smagliato due calze. Sfortuna: hai finito la scorta.
Ma chi guarda le gambe sotto il lungo vestito? Incroci i piedi e resti scalza, nessuno vedrà!
Il giorno corre, tu non te ne accorgi, è già sera e sei trepidante.
Provato e stanco Lui si sdraia al tuo fianco e tra le tue coccole si addormenta, sfinito.
Tu pazienti, c'è tutta una vita."
...
C'è caldo anche oggi. Parecchio, ma io sento freddo, che strano...
Nota: ogni riferimento a fatti, situazioni o persone reali è da ritenersi puramente casuale
...
"Il vestito sottile ti pesa sul corpo, dimagrito oltremodo negli ultimi mesi.
Sei felice, ma calata di peso.
Senza accorgerti, il bocciolo che eri è sbocciato e, al gran giorno, arrivi quasi appassita.
Lui ti aspetta giù dallo scalone.
E' rigido, teso, tirato, tu speri che resti duro e dritto per tanti anni.
Disdetta: hai smagliato due calze. Sfortuna: hai finito la scorta.
Ma chi guarda le gambe sotto il lungo vestito? Incroci i piedi e resti scalza, nessuno vedrà!
Il giorno corre, tu non te ne accorgi, è già sera e sei trepidante.
Provato e stanco Lui si sdraia al tuo fianco e tra le tue coccole si addormenta, sfinito.
Tu pazienti, c'è tutta una vita."
...
C'è caldo anche oggi. Parecchio, ma io sento freddo, che strano...
monicavicentini
Immagine: by Anche una foto urla paroleNota: ogni riferimento a fatti, situazioni o persone reali è da ritenersi puramente casuale
Ritidectomia
Dominando la tensione
con controllata trazione, sorrise, a sproposito
monicavicentini
Immagine: by Art of Life II
In-navigazione
Viaggi nel buio infuocato, riscaldando chi
ti vede scorrere, avanti.
Quieta escursione senza meta precisa
Quieta escursione senza meta precisa
monicavicentini
Immagine: Burnt Matchsticks by Stanislav
AristovCadono le foglie ?
C'è un autunno in cui
tutto rimane lì, fermo.
Tante foglie aggrappate con tenacia, destinate a staccarsi, improvvise, denudando chi lavora sperando.
C'è un autunno in cui tutto rimane lì, fermo.
Tante foglie allegre e chiacchierone che hanno solo voglia di svignarsela via !
Tante foglie aggrappate con tenacia, destinate a staccarsi, improvvise, denudando chi lavora sperando.
C'è un autunno in cui tutto rimane lì, fermo.
Tante foglie allegre e chiacchierone che hanno solo voglia di svignarsela via !
monicavicentini
by Il Design delle Ideedomenica 22 settembre 2013
Ferino
C'è una bestia furtiva che
avanza, prudente.
Silenziosa ti bracca stanandoti in strada.
Accerchiando ti scruta, feroce e spietata.
Riconosci lo sguardo, è il tuo in un specchio.
Silenziosa ti bracca stanandoti in strada.
Accerchiando ti scruta, feroce e spietata.
Riconosci lo sguardo, è il tuo in un specchio.
monicavicentini
Immagine: by
Littérature
Iscriviti a:
Post (Atom)